Zappalà – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Zappal, Zappale, Zapparelli, Zapparello, e forse altri ancora.
Il cognome Zappalà è diffuso soprattutto in Sicilia, dove potrebbe essere nato dal nome del mestiere di chi lavorava la terra con la zappa. Secondo altre teorie, invece, il cognome potrebbe derivare dal nome proprio greco “Tsapas” o dal termine arabo “izzi-bi-allah”, che significa “potenza di Allah”. In ogni caso, l’origine del cognome Zappalà è incerta e non esiste una spiegazione univoca accettata dagli studiosi.
Il cognome moderno, cioè quello che oggi abbiamo tutti, nasce con il Concilio di Trento. Durante il Concilio di Trento, riunitosi nell’anno 1564, si sancì la regola per le parrocchie di possedere un registro dei battesimi con nome e cognome. Ovviamente prima del concilio di Trento solo i commercianti, i nobili o i notabili usavano un secondo nome (cognome, titolo o qualifica) insieme al nome proprio di battesimo o di nascita.
I Zappalà nel mondo
Il cognome Zappalà è diffuso principalmente in Sicilia, dove ha origini antiche e una forte presenza. In Italia, secondo i dati del Cognome Italia Project dell’Università di Bologna, il cognome Zappalà è presente in oltre 5.600 nuclei familiari, con una maggiore concentrazione in Sicilia, Calabria, Lombardia e Lazio. È importante sottolineare che i dati del Cognome Italia Project si basano sulle informazioni contenute negli elenchi telefonici italiani, quindi non sono del tutto rappresentativi dell’intera popolazione italiana.
Il cognome Zappalà, sebbene sia di origine italiana e diffuso principalmente in Italia, è presente anche in altre parti del mondo, soprattutto grazie all’emigrazione italiana. In particolare, si possono trovare persone con il cognome Zappalà in paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, l’Argentina, il Brasile e l’Uruguay, dove molti italiani si sono influenzati nel corso del XX secolo. Tuttavia, la presenza del cognome Zappalà al di fuori dell’Italia è generalmente limitata e concentrata nella comunità di origine italiana.
Tuttavia, è importante considerare la possibilità di omonimie, ovvero di coincidenze che portano più persone a possedere lo stesso cognome senza che esista un legame di parentela tra loro. Tale eventualità rappresenta un fattore critico da tenere in considerazione durante la ricerca genealogica e richiede una particolare attenzione nella valutazione delle informazioni raccolte.
Portale Antenati
Il Portale Antenati presenta 473 documenti indicizzati con il cognome “Zappalà” distribuiti in 26 località. Le località che ospitano il maggior numero di documenti con tale cognome sono Leonforte, Troina, Caltanissetta, Regalbuto, Reggio di Calabria. Tuttavia, è importante sottolineare che l’elenco dei documenti indicizzati con il cognome “Zappalà” è destinato ad aumentare, poiché l’operazione d’indicizzazione è tuttora in corso: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Zappal%C3%A0
FamilySearch
Su Familysearch le persone che sono state registrate con il cognome Zappalà sono presenti solo in Italia con 580 persone. È importante sottolineare che queste cifre potrebbero variare a seguito di ulteriori aggiornamenti e che la loro precisione è soggetta a verifica: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Zappal%C3%A0
Famiglie illustri Zappalà
Secondo il Nobiliario di Sicilia del dott. A. Mango, la famiglia Zappalà godette di nobiltà a Catania. Con un decreto ministeriale del 10 giugno 1898, Carlo Zappalà Asmundo, insieme a suo figlio Raffaele e al fratello Giuseppe, ottenne il riconoscimento del titolo di nobile. In seguito, il titolo di barone della Tonnara di Fiume di Noto e Caponero fu riconosciuto a Giuseppe Zappalà (di Raffaele, di Giuseppe), padre di Maria, Caterina e Raffaele, con decreto ministeriale del 20 settembre 1911. Inoltre, il titolo di barone fu concesso a Giuseppe Zappalà (di Carlo, di Giovan Battista) con un decreto ministeriale del 30 maggio 1902. Infine, con un decreto reale del 15 giugno 1905 e delle Regie Lettere Patenti del 14 gennaio 1906, sia Carlo Zappalà Asmundo che Giuseppe Zappalà Asmundo ottennero il titolo trasmessobile di barone.
L’indagine sui cognomi nobiliari del passato rappresenta un’importante linea di ricerca nell’ambito della genealogia. Conoscere la presenza di famiglie nobili che presentano lo stesso cognome dell’antenato in esame può offrire preziosi spunti per la ricerca storica e genealogica, in quanto può permettere d’identificare un punto di partenza comune, ovvero un capostipite che abbia generato l’origine del cognome. Il termine “nobile” ha radici nella parola latina “nobilis”, il cui è “eccellente” o “di fama significato”. Per coloro che non detengono un titolo nobiliare specifico, ma che comunque discendono da famiglie aristocratiche, vengono solitamente utilizzati i termini “Nobiluomo” o “Nobildonna”, oppure “Don” o “Donna”.
Zappalà: la genealogia della famiglia dietro al cognome
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Genealogisti possono trovare famiglie con il cognome Zappalà
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