
Genealogia dei cognomi italiani. – Aggiornato costantemente – Ogni cognome ha uno o più capostipite e ogni cognome ha la sua storia, la propria origine, la propria genealogia. Scoprire la genealogia del cognome è un po’ come scoprire la storia della propria origine, del proprio capostipite.
I cognomi italiani sono nati in modo diverso in base all’epoca e alla zona geografica in cui si è sviluppato il cognome. In generale, i cognomi italiani possono derivare dal nome del luogo di origine, dal mestiere svolto dalle persone, dal nome del padre o dal nome dell’antenato più importante. Ad esempio, il cognome Rossi potrebbe indicare che una persona è originaria di un luogo chiamato “rossa” o che ha capelli rossi, mentre il cognome Ferrari potrebbe indicare che una persona è originaria di un luogo chiamato “Ferrari” o che lavora con i ferri.
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Come nascono i cognomi italiani?

I nostri antenati costituiscono un patrimonio prezioso, un legame con il passato che spesso consiste in individui dalla storia semplice, sprovvisti di tracce documentate. Tuttavia, tra le fila dei nostri progenitori si annoverano anche famiglie nobili o eminenti, citate nei preziosi annali storici nobiliari. Altri ancora possono essere rintracciati nei catasti onciari o nei registri delle Repubbliche Marinare.
Per sondare le origini e scoprire il percorso compiuto dai nostri antenati, mi avvalgo di autorevoli fonti come i Dizionari dei cognomi italiani, tra cui spiccano l’opera di Emidio De Felice, il Dizionario ragionato dei cognomi italiani di Michele Francipane, e il Grande libro dei cognomi di Mario Sala Gallini ed Elena Moiraghi.
Questi testi, che costituiscono i miei fedeli alleati nello studio ragionato e analitico della genealogia dei cognomi, mi permettono di immergermi nella storia di ogni nominativo, comprenderne l’evoluzione e le radici, come se esso non fosse semplicemente un nome, ma una vera e propria personalità.
Intrigante e affascinante è il viaggio attraverso le trame dei nostri antenati, una ricerca appassionante che mi offre la possibilità di svelare storie di vita e di nobiltà nascoste dietro a ogni singolo cognome.
Quando nasce il cognome?
Il concetto di cognome, seppur presente sin dall’antichità, non era universalmente adottato. Nei tempi dei Romani, ad esempio, ciascun cittadino libero di nascita o liberato dalla schiavitù possedeva tre nomi: il praenomen, il nomen e il cognomen. Il praenomen equivaleva al nostro odierno nome di battesimo ed era scelto dai genitori e attribuito al neonato il giorno della sua nascita. Essi includevano nomi come Aulus, Appius, Gaius, Decimus, Marcus, Publius, Servius, Titus.
Non di rado, tutti i primogeniti di una famiglia condividevano lo stesso praenomen. Le donne, invece, solitamente ne erano prive e venivano chiamate con il nomen della gens (stirpe) a cui appartenevano, spesso affettuosamente modificato: per esempio, la figlia di Marco Tullio Cicerone era chiamata Tulliola.
Il nomen, invece, rappresentava il nome di famiglia e indicava i membri di una gens, ossia i discendenti degli stessi antenati. Esso veniva espresso mediante un aggettivo che terminava in “-ius”, segnalando l’appartenenza a una specifica stirpe. Ad esempio, “Marcus Iulius” indicava “Marco degli Iulii” (discendenti di Iulo, il leggendario figlio di Enea). Il nomen serviva a stabilire la posizione sociale e a denotare l’antichità della famiglia, ma veniva anche portato da famiglie appartenenti alla plebe.
In queste affascinanti dinamiche sociali dell’antica Roma, possiamo ritrovare le radici del concetto moderno di cognome, sebbene il suo utilizzo fosse diverso e più complesso rispetto ai nostri giorni.
Il cognome moderno
Il momento cruciale che ha dato origine ai cognomi moderni, come li conosciamo oggi, risale al Concilio di Trento. Nel 1564, durante questo importante concilio ecclesiastico, venne introdotta la norma che imponeva alle parrocchie di registrare i battesimi dei fedeli, includendo sia il nome proprio che il cognome del battezzato. Prima di questa storica decisione, solo alcune categorie sociali, come commercianti, nobili o persone di rilievo, utilizzavano un secondo nome (cognome, titolo o qualifica) in aggiunta al nome di battesimo o di nascita.
Il Concilio di Trento ha svolto un ruolo fondamentale nel rendere obbligatorio il registro dei cognomi, portando a una significativa trasformazione nelle pratiche di registrazione dei nomi delle persone. Da quel momento in poi, il cognome divenne parte integrante dell’identità di ciascun individuo, contribuendo a una migliore identificazione e tracciabilità nella società.
Questo momento storico ha avuto un impatto profondo sulla struttura sociale, sancendo l’inizio di una nuova era in cui i cognomi sono diventati un elemento imprescindibile della nostra identità personale, consentendoci di mantenere viva la memoria delle nostre radici familiari attraverso le generazioni.
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Buonasera chiedo se è possibile avere le origini araldiche del cognome Gechele. Grazie
Mi spiace, al momento non dispongo di informazioni araldiche riguardo alle famiglie blasonate con il cognome Gechele. Tuttavia, posso condividere alcuni dettagli interessanti sul cognome e sulla sua possibile origine. È importante notare che le informazioni araldiche possono talvolta essere complesse da rintracciare, ma posso sicuramente aiutarti ad esplorare ulteriori aspetti della storia e del retaggio legati a questo cognome. Se hai domande specifiche o desideri ulteriori dettagli, sarò lieto di assisterti nel miglior modo possibile.
Sarei grata poteste darmi informazioni su famiglie: Mantilero, Stuardi e Crotto di Torino. E Raggio, Torre, Danovaro su Liguria. Grazie
I cognomi da lei richiesti sono attualmente oggetto di studio. Una volta completata l’analisi, provvederemo a pubblicare le risposte su questo sito.
Sul cognome Raggio troverà il mio studio a questo link Raggio – genealogia del cognome
Anche sul cognome Torre è già stato pubblicato qui Torre – genealogia del cognome.
Per gli altri porta pazienza.
Buongiorno, Le sarei grato se mi da qualche informazione sul cognome Pettenuzzo.
Grazie e buona giornata
Buonasera gentilmente mi piacerebbe avere informazioni sulle famiglie Massarucci e Catozzi
La ringrazio 🙏
Sarò lieto di condurre uno studio su entrambi questi cognomi appena avrò un po’ di tempo libero.
In seguito alla tua richiesta, ho dedicato del tempo a esaminare il tuo cognome. Spero che sarai entusiasta del mio impegno e che vorrai condividerlo per contribuire all’espansione del mio sito web: http://www.retaggio.it. Ti ringrazio in anticipo per la tua preziosa collaborazione. Massarucci – genealogia del cognome
Buongiorno vorrei conoscere la genealogia del cognome NOCCO se possibile
Grazie
Un saluto cordiale
Il cognome è molto raro e di difficile interpretazione.
Nocco – genealogia del cognome