Salvati – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Salvato, Salvatore, Salvatorelli, Salvatoruzzo, Salvetti, Salvino, Salvagno, Salvutti, Salvetta, Salverio, Salvignano, Salvigni, Salviniello, forse altri ancora.
Il cognome “Salvati” ha un’origine italiana ed è ampiamente diffuso sul territorio italiano. Il termine deriva dal verbo italiano “salvare”, il quale significa “salvare” o “preservare”. Di conseguenza, il cognome “Salvati” potrebbe essere interpretato come “coloro che salvano” o “coloro che sono salvati”.
Come molti cognomi italiani, “Salvati” potrebbe avere avuto origine da un soprannome, una caratteristica distintiva o un’occupazione specifica di un antenato. Potrebbe essere attribuito a una persona che ha svolto un ruolo importante nel soccorrere o proteggere gli altri, un soccorritore o un difensore.
Tuttavia, è importante notare che l’etimologia dei cognomi può variare e talvolta può essere difficile tracciare con precisione l’origine esatta di un cognome. Inoltre, i cognomi possono evolversi nel corso del tempo e possono essere influenzati da fattori come l’immigrazione, l’adozione e l’assimilazione culturale. Pertanto, diverse famiglie con lo stesso cognome potrebbero avere origini o significati leggermente diversi.
Durante il medioevo, era comune che i cognomi venissero pluralizzati per indicare una famiglia invece di una singola persona. Questo spiega perché ci sono molti cognomi che finiscono con “-i”, ad esempio “Salvati”. In questo caso, è probabile che ci fosse un capostipite chiamato Salvato e da lui è nata la famiglia “Salvati”.
I Salvati nel mondo
Il cognome Salvati è diffuso soprattutto in Italia, in particolare nelle regioni centrali e meridionali come Campania, Lazio, Toscana e Umbria.
Alcuni paesi in cui potrebbe essere presente il cognome “Salvati” al di fuori dell’Italia includono: Argentina, USA, e Brasile. È importante tenere presente che la presenza del cognome “Salvati” in questi paesi è influenzata dalle ondate migratorie italiane e dalle comunità italiane presenti in quelle nazioni. Al di fuori di queste nazioni menzionate, potrebbe esserci una presenza sporadica del cognome “Salvati” in altre parti del mondo, ma in misura molto minore.
Portale Antenati
Il Portale Antenati presenta 4987 documenti indicizzati con il cognome “Salvati” distribuiti in circa 190 località. Quelle con il maggior numero di documenti archiviati con tale cognome sono Napoli (790), Abbateggio (508), Colledimacine (449), Roma (311), Pescosansonesco (264). Tuttavia, è importante sottolineare che l’elenco dei documenti indicizzati con il cognome “Salvati” è destinato ad aumentare, poiché l’operazione d’indicizzazione è tuttora in corso: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Salvati
FamilySearch
Su Familysearch le persone che sono state registrate con il cognome Salvati sono presenti in Italia con 1.431 persone, in USA con 123 persone, in Argentina con 40 persone. È importante sottolineare che queste cifre potrebbero variare a seguito di ulteriori aggiornamenti e che la loro precisione è soggetta a verifica: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Salvati
Famiglie illustri Salvati
Il “Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti” di Giovanni Battista di Crollalanza e l'”Enciclopedia storico-nobiliare italiana” di Vittorio Spreti sono opere di riferimento importanti per la genealogia e la storia delle famiglie nobili italiane.
Secondo queste fonti, le famiglie Salvati sono citate come nobili in diverse regioni italiane, tra cui Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana. Ciò significa che queste famiglie avevano uno status nobiliare riconosciuto e un’importanza storica nelle rispettive regioni.
È importante sottolineare che le informazioni contenute in queste opere sono basate su ricerche genealogiche e documenti storici disponibili al momento della loro pubblicazione. Tuttavia, potrebbero essere state fatte scoperte o aggiornamenti successivi che potrebbero influenzare tali informazioni. Pertanto, è sempre consigliabile consultare ulteriori fonti e approfondire la ricerca per confermare le informazioni specifiche riguardanti una determinata famiglia nobiliare.
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