28 Alberghi di Genova nel 1528

28 Alberghi di Genova nel 1528

28 Alberghi di Genova nel 1528 – Nel medioevo, il termine “albergo” era utilizzato per descrivere un consorzio di famiglie nobili legate da vincoli di parentela o da comuni interessi economici, che spesso abitavano in edifici adiacenti. Questa istituzione degli “alberghi” è stata una caratteristica tipica del Piemonte e della Liguria.

Gli Alberghi rappresentavano aggregati di famiglie simili alle Compagnie che avevano fondato il primo Libero Comune a Genova. Queste istituzioni nascevano nell’età consolare con i seguenti scopi: conciliare le dispute e le liti tra i membri, fornire sostegno materiale ai membri e, in generale, ai cittadini in difficoltà economica, proteggere i membri da eventuali aggressioni, perpetuare il nome e la tradizione, sempre nel superiore interesse della città e della repubblica. Un caso a parte è rappresentato dalla famiglia Giustiniani, che nacque nel 1347 con una prospettiva unica e tipicamente genovese di un consorzio di famiglie legate da rapporti commerciali nella Maona di Chio, che si consolidarono ulteriormente attraverso unioni matrimoniali.

Le famiglie che si univano a un Albergo, adottavano il cognome dell’Albergo, che spesso corrispondeva a quello della famiglia più potente, come i Grimaldi o i Doria. Tuttavia, il cognome originario poteva essere mantenuto accanto a quello dell’Albergo, dando origine a dinastie famose come i Cattaneo Della Volta, i Giustiniani Longo, i Lercari Parodi, i Di Negro Pasqua, e così via.

Genesi

28 Alberghi di Genova nel 1528

Le prime testimonianze riguardo agli Alberghi genovesi risalgono al 1383, come evidenziato dagli Annali di Giorgio Stella e da quelli di Agostino Giustiniani, in relazione all’incoronazione a re di Cipro di Giacomo di Lusignano da parte del Doge Leonardo Montaldo. Questo evento comportò, in cambio per Genova, l’acquisizione della città e del porto di Famagosta, nonché di due leghe di territorio circostante.

Non è possibile determinare il numero esatto degli Alberghi. Durante l’epoca comunale, il loro numero superava inizialmente le 100 unità, tuttavia un elenco redatto nel 1414 ne contava solo 74. In seguito, a causa di successive aggregazioni, il loro numero continuò a diminuire, raggiungendo le 40 unità nel 1450 e le 31 unità nel 1500.

Successivamente alla rivolta antifrancese del 1528, promossa da Andrea Doria con il supporto del regno di Spagna di Carlo V, l’istituzione degli Alberghi ha acquisito un nuovo significato come pilastro dell’organizzazione politica della repubblica oligarchica genovese. Solo le famiglie con una storia di diritti politici risalenti all’epoca feudale e consolare sono state raggruppate in 28 Alberghi, stabilendo così che solo queste famiglie potevano dare il proprio nome a un albergo. Gli Alberghi doriani non erano quindi aggregazioni volontarie, ma divisioni politiche di diritto pubblico.

Il 10 marzo 1576, un importante evento politico ebbe luogo a Genova: le nuove leggi della Repubblica, pubblicate nella chiesa di S. Croce, stabilirono l’abolizione dell’istituto degli Alberghi. In seguito a tale evento, le famiglie nobili ripresero il loro cognome originale, utilizzandolo anche per l’iscrizione nel Liber aureus nobilitatis Janue, ovvero il Libro d’oro della nobiltà voluto da Andrea Doria nel 1528.

Elenco degli Alberghi

Le famiglie che diedero il loro nome agli alberghi sono (in ordine alfabetico e seguite dalle principali famiglie aggregate):

Calvi, XIV:

Giudice, Angioino, Forni


Cattaneo, XXII

Della Volta, Dondi, Scotto, Foglietta, Lagomarsino, Lasagna, Lazzari, Stella, Zerbino, Bava, Borrelli, Bozzone, Canessa, Carizia, Chiavari, Leccavela, Oliva, Pietra, Riccoboni, Stella, Tagliacarne, Vento.


Centurione, XXVIII:

Becchignone, Oltremarino, Scotto, Illice, Pietrasanta, Piccaluga, Zerbis.


Cicala, VII:

Zoagli, Mosca.


Cybo, XXVII:

Chiavica, De Nobili di Vezzano De Sopranis, Ratto, Massa, Scotto.


De Fornari, II:

Draghi, Albenga, De Bene, Cabella, Camogli, Casella, Cigara, De Dotti, Fregoso, Gandolfo, Illioni, Magnasco, Malpagato, Multedo, Oldoino, Podestà, Ricci, Ruffini, Serpegli, Da Spezia, Tassistro, Testana.


De Franchi, XIX:

Sacco, Toso, Boccanegra, Luxardo, Pico, della Torre, Viale.


De Marini, VIII


Di Negro:

Aimari, Carmagnola, Cuneo, Gropallo, Panigarola, Pasqua, Da Passano, Palmari, Prato, Richelmi, Retigliani, Sampietro, Testino, Tommasini, Vernazzani.


Doria:

Invrea, (de) Bergamo.


Fieschi:

Raggi, Ravaschieri (famiglia).


Gentile:

Avvocati, Borgari, De Turca, Falamonica, Oderico, Pevere, Pignolo, Senarega.


Giustiniani:

Longo, Moneglia, Passano.


Grillo:

Bassignani, Battigatti, Bavastrelli, Biscotti, Boccanegra, Boggio, Camilla, Cantelli, Cattaneo, Di Canarie, Dusio, Goggi, Granara, Griffi, Gualtieri, Garetti, Leonardi, Levanto, Malabita, Mandillo, Morando, Ottaggio, Da Pelo, Pignali, Di Prà, Scaniglia, De Scribanis, Vignola, Voltaggio (famiglia).


Grimaldi:

Bracelli, Cebà, De Castro, Durazzo, Rosso.


Imperiale:

Ardizzoni, Baliani, Bollo, Cabella, Dallevigne, Fasce o Fascia, Garbarino, Giovardi, Ilardi, Mangiavacca, Marinetti, Mercante, Nicòla, Passio, Pignatari, della Porta, Rouereta, Rovereto-Malassena, Sanguineti, Tartaro, Terrile, Varsi, de Vineis, Vinelli.


Interiano


Lercari, XII:

Albora, Burone, Camilla, Caseri, Chiavari, Domoculta, Gallo, Gorleri, Graffigno o Baciadonne, Loreto, Moneglia, Pernice, Roggeri, Rovereto, Salvo o Salvi, Serra, Vigovano, Villa e Parodi.


Lomellini:

Allegra, Bianchi, Campi, Chiavari, Costaguta, Da Passano, Delfino da Passano, Fatio, Garibaldo, Narice, Veneroso, Solari (1530), Sorba, Assereto (1562), Castagna.


Negrone:

Ayrolo, Bancheri, Del Moro, Garaldi, Merello, Navone, Oliva.


Pallavicino:

Brignole, Clavarino, Guarco, Parodi, Pisano, Platone, Raffo, Rotolo, Scotti, Via, Vivaia.


Pinelli:

Adorno, Oddini.


Promontorio:

De Ferrari.


Salvago:

Arquata, Borcani, Calissano, Carbonara, Cavo, Cibo, Conforto, Dalla Chiesa, Federici, Fò, Frigona (Frugoni), Magnasco, Micona (Migone), Nepitelli, Pichenotta, Porci, Porrata, Saliceti, Scotti, Sexina (Sesino), Sisto, Strigiaporci, Strigini, Stroppa, Vernazza, Via.


Sauli:


Spinola

Baliani, Campi, Castagnola, Carretto, Costa, Piaggio.


Uso di Mare (o Usodimare):

Bel Mosto, Borlasca, Castiglione, Chiechieri, Delfino, Fabra, Finamore, Giudice, Granello, Isola, Maggiolo, Maragliano, De Mari, Monsia, Oliva, Pichenotti, Rovereto, San Salvatore, Zurli.


Vivaldi:


28 Alberghi di Genova nel 1528

Perché è importante indagare sui cognomi dei nobili del passato?
Indagare sui cognomi dei nobili del passato può essere molto utile per la nostra ricerca genealogica, poiché ci permette di scoprire se ci sono state famiglie nobili che hanno condiviso lo stesso cognome dell’antenato che stiamo cercando.
Questo ci può aiutare a trovare un antenato comune che ha dato origine al nostro cognome. Il termine “nobile” deriva dall’espressione latina “nobilis”, che significa “noto” o “illustre”. In passato, i termini “nobiluomo” o “nobildonna” venivano usati per indicare coloro che non avevano un titolo nobiliare specifico, ma che comunque si erano distinti o che meritavano un’onorificenza.
Oggi, questi termini possono essere ancora usati per rivolgersi a persone di elevato status sociale o che hanno una posizione di prestigio.


28 Alberghi di Genova nel 1528 – #Genova #FamiglieIllustra #Cognome – 28 Alberghi di Genova nel 1528 – Fonte del testo da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Albergo_dei_Nobili


Vedi anche le altre famiglie illustri di Genova:

https://www.retaggio.it/famiglie-illustre-genovesi/

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