Quinto – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Quinte, Quintela, Quintero, Quintieri, Quintana, e forse altri ancora.
Il cognome “Quinto” potrebbe derivare da diverse fonti.
Innanzitutto, potrebbe derivare dal toponimo “Quinto”, che indica un luogo o una località situata nella regione di Liguria, in Piemonte o in Lombardia. Quindi, in questo caso, il cognome “Quinto” sarebbe derivato da un toponimo come tanti altri, che indica l’origine geografica della famiglia.
In alternativa, il cognome “Quinto” potrebbe derivare da un soprannome attribuito a una persona che era il quinto figlio di una famiglia. In questo caso, il cognome sarebbe un patronimico, cioè un nome che indica il padre o la madre di una persona, basato sull’ordine di nascita del figlio.
Infine, il cognome “Quinto” potrebbe anche derivare dal nome proprio “Quinzio”, un nome di origine latina che si riferisce al quinto mese dell’anno, “Quintilis”, che poi fu ribattezzato “luglio”. In questo caso, il cognome “Quinto” sarebbe un cognome di origine personale, derivato dal nome di battesimo di un antenato.
In conclusione, ci sono diverse possibili origini per il cognome “Quinto”, che potrebbe derivare dal toponimo “Quinto”, da un patronimico che indica il quinto figlio di una famiglia o dal nome proprio latino “Quinzio”.
I Quinto nel mondo
Il cognome “Quinto” è diffuso soprattutto nelle regioni del sud Italia, in particolare in Puglia e Basilicata, come da Lei correttamente indicato. Tuttavia, esistono nuclei familiari con questo cognome anche in altre regioni italiane, anche se in misura meno significativa. Ad esempio, è possibile trovare famiglie con il cognome “Quinto” in Campania, Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte e Sardegna.
È importante sottolineare che la presenza di un cognome in una determinata regione o area geografica non è necessariamente indicativa di una discendenza diretta o di un legame familiare tra le diverse persone che portano quel cognome. Infatti, i cognomi possono diffondersi in modo casuale a seguito di eventi storici, migrazioni o spostamenti della popolazione. Tuttavia, è possibile che alcuni di questi nuclei familiari condividano un’origine comune, ad esempio derivante da un antenato che si è trasferito in un’altra regione o che ha cambiato il proprio cognome in seguito a un evento particolare.
La presenza d’individui con il cognome “Quinto” è documentabile in numerose località sparse in tutto il mondo. Tuttavia, è importante considerare la possibilità di omonimie, ovvero di coincidenze che portano più persone a possedere lo stesso cognome senza che esista un legame di parentela tra loro. Tale eventualità rappresenta un fattore critico da tenere in considerazione durante la ricerca genealogica e richiede una particolare attenzione nella valutazione delle informazioni raccolte.
Portale Antenati
Il Portale Antenati presenta 1.173 documenti indicizzati con il cognome “Quinto” distribuiti in 39 località. Le località che ospitano il maggior numero di documenti con tale cognome sono Corato, Napoli, Barletta, Padula, Spinazzola. Tuttavia, è importante sottolineare che l’elenco dei documenti indicizzati con il cognome “Quinto” è destinato ad aumentare, poiché l’operazione d’indicizzazione è tuttora in corso: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Quinto
FamilySearch
Su Familysearch le persone che sono state registrate con il cognome Quinto sono presenti in Filippine con 1.695 persone, in Messico con 1.601 persone, in Perù con 1.090 persone. È importante sottolineare che queste cifre potrebbero variare a seguito di ulteriori aggiornamenti e che la loro precisione è soggetta a verifica: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Quinto
Famiglie illustri Quinto
La presenza della famiglia Quinto a Napoli e il riconoscimento della sua antica nobiltà sono attestati dal privilegio del Collaterale al numero 71, che era concesso da Filippo II a Giovanni di Domenico di Francesco nel 1579. Tuttavia, non è ancora provato che la famiglia Quinto di Santa Anastasia sia imparentata con la famiglia Quinto a cui era concesso questo privilegio.
In ogni caso, la famiglia Quinto ottenne il riconoscimento della nobiltà anche in tempi più recenti, con il decreto del Re del 22 maggio 1924 e i Reali decreti del 19 febbraio 1925, ai sensi dei quali era riconosciuto il titolo di nobile per entrambi i sessi. Successivamente, con Real Assenso del 14 giugno 1925, Carlo di Michele Quinto era autorizzato ad assumere e trasmettere il titolo di marchese di Cameli, già appartenuto alla famiglia Tamburi o Tamburri, che era insignita del titolo di marchese sul feudo di Cameli nel 1791.
Va notato che il riconoscimento del titolo nobiliare non implica necessariamente la discendenza da una specifica famiglia o la presenza di un particolare cognome. I titoli nobiliari possono essere ottenuti per meriti personali, per via matrimoniale o per concessione governativa, e spesso non sono legati al cognome della famiglia.
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Genealogisti possono trovare famiglie con il cognome Quinto
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