Genealogia – la diffusione del cognome

Genealogia - la diffusione del cognome

Genealogia – la diffusione del cognome viene spesso utilizzata come strumento per individuare l’origine del cognome. Conoscere l’origine del cognome aiuta molto al ricercatore localizzare la zona dove concentrare la ricerca. Girovagando nel web troviamo diversi siti web che pubblicano la diffusione del cognome. Molti genealogisti propongono le tabelle che pubblicano questi siti web, ma è giusto farlo?

Ovviamente non critichiamo o mettiamo in discussione l’operato di questi siti web. Sicuramente i dati che pubblicano sono corretti, anche se non viene mai citata la fonte. Ma sono realmente utili per la ricerca dell’origine del cognome? Ebbene, in molti casi la risposta è no, non sono utili. Non sono utili, non perché non sono precisi, anzi al contrario, è proprio questa precisione che può sfalsare il luogo di ricerca.


Il contesto storico

Per una corretta ricerca genealogica bisogna tener conto del contesto storico. I cognomi sono nati anche per motivi politici e sociali. Le popolazioni spesso si spostano da un luogo a l’altro per varie cause economiche e sociali. Vedi, per esempio, il fenomeno dell’emigrazione dei meridionali verso il nord. Tra il 1958 e il 1963 più di 1.300.000 meridionali abbandonano le proprie case per trasferirsi nel Centro e nel Nord Italia; tra essi sono più di 800.000 coloro che si dirigono verso le grandi città del triangolo industriale, prima tra tutte Torino. Percui, un cognome che è prettamente meridionale, può trovare, nel cotesto attuale, diffusione nelle zone settentrionali. Questo può essere un’indicazione fuorviante, che porta il ricercatore a concentrarsi non sul luogo di origine, ma sul luogo dove attualmente il cognome è diffuso.

Il significato del cognome

è molto determinante nel cercare il luogo di origine. Prendiamo, per esempio, il cognome Caruso. In tutti i siti web che pubblicano la diffusione del cognome indicano che Caruso è un cognome siciliano, ma se analizziamo il contesto storico e il significato del cognome scopriamo indicazioni molto differenti. Anche se attualmente, il cognome Caruso è molto diffuso in Sicilia, la sua origine è invece campana.

L’etimologia del cognome si origina dalla parola latina “cariosus” che significa “rasato” ed è infatti nel dialetto napoletano tale termine viene usata per chi non ha capelli.

Il vero significato di Caruso

In questi siti web che pubblicano la diffusione dei cognomi leggiamo che Caruso è derivato dall’appellativo siciliano con il quale i siciliani davano ai ragazzi, ma anche agli apprendisti. Secondo questi siti web, il cognome Caruso sarebbe nato perché in Sicilia era il soprannome che veniva dato a coloro che svolgevano dei lavori manuali o che stavano imparando un mestiere, come il moderno garzone.

Caruso il capostipite

Stemma del Cavaliere Caruso

Il primo capostipite che porto questo appellativo che poi è stato usato come suo nome e quindi cognome, con cui è stato identificato storicamente, è un certo il cavaliere Pier Fortugno. Secondo siti web molto accreditati il cognome Caruso deriva da questo Cavaliere di nome Pier Fortugno che fu al servizio dell’imperatore Federico II del Sacro Romano Impero.

Nel 1026 d.C., all’assedio della città di Nocera, nell’Italia meridionale, l’esercito dell’imperatore non poteva sfondare le mura della città. Tagliandosi i lunghi capelli e travestendosi da monaco, Fortugno entrò in paese e riuscì ad aprire le porte durante la notte, permettendo ai cavalieri dell’imperatore di precipitarsi a prendere il paese. Per questa impresa Fortugno fu successivamente conosciuto come Cavaliere Caruso (letteralmente, Cavaliere Rasato), e portava sul suo scudo appropriati stemmi.

Riassumendo

Ovviamente, la storia del cognome Caruso è solo un esempio di quanto può essere fuorviante consultare un sito web che pubblica la diffusione dei cognomi per scoprire l’origine del cognome. Anche se il cognome Caruso è molto diffuso in Sicilia, l’origine del cognome non è siciliano, ma campano. Quindi, se gli apprendisti in Sicilia erano chiamati Carusi, Caruso non significa “apprendista”, ma “pelato, testa rasata”. Anche se i carusi erano identificati come apprendisti, il capostipite del cognome non era un apprendista, ma un Cavaliere. Anche se il cognome sembra indicare persone di basso ceto sociale, l’origine del cognome è di rango nobile. Quindi bisogna fare attenzione alla diffusione del cognome che è pubblicata in questi siti web, perché l’origine del cognome non si verifica con i dati attuali, ma con quelli storici.

Il Portale Antenati

Genealogia - la diffusione del cognome viene spesso utilizzata come strumento per individuare l'origine del cognome.

Il portale Antenati è di sicuro il sito web più attendibile per la ricerca storica dei cognomi italiani. L’opera d’indicizzazione dei documenti storici familiari indica con esattezza l’origine delle famiglie.

Ovviamente bisogna tenere conto sempre del contesto storico dei luoghi. Per esempio l’attuale zona del casertano, nel passato era denominata “Terra di lavoro”. Nei documenti storici familiari, non ci troviamo scritto “nato a Caserta, ma nato in Terra di lavoro”.

I siti web che pubblicano l’attuale diffusione dei cognomi possono dare delle indicazioni, ma sono sempre da verificate. Il Portale Antenati invece riporta solo i cognomi italiani identificati nei documenti storici familiari. Questo grazie all’indicizzazione, vale a dire grazie ai volontari che estraggono i dati dai documenti delle antiche famiglia italiane.


Genealogia – la diffusione del cognome – #PortaleAntenati – Genealogia – la diffusione del cognome è spesso utilizzata come strumento per individuare l’origine del cognome. Vedi i cognomi già pubblicati:

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