Genealogia del cognome Venditti

Genealogia del cognome Venditti. Per comprendere la genealogia del cognome Venditti è necessario che si sappia del fenomeno linguistico italiano detto betacismo. Il betacismo (termine formato a partire dal greco βῆτα bêta, “la lettera b“) designa l’uso del grafema <b> in luogo di <v> (o <u>), e in generale una intercambiabilità di tali lettere, rilevabile nella tarda latinità, in particolare durante il passaggio dal latino alle lingue romanze.

Detto questo se proviamo a cambiare la “V” di Venditti in “B” avremo Benditti al posto di Venditti. Quindi l’origine del cognome Venditti è da ricercare nel cognome Benditti, perché Venditti è un’alterazione di Benedetti.

Genealogia del cognome Venditti
DIZIONARIO DEI COGNOMI ITALIANI DI EMIDIO DE FELICE

Nel nord Italia il cognome era Benditto, ma nel Lazio, Abruzzo, Molise, casertano e napoletano diventa Venditto.

Naturalmente bisogna tener conto anche della pluralizzazione da Venditto si è trasformato in Venditti.

Durante il medioevo pluralizzavano il cognome quando dovevano indicare una famiglia invece della singola persona. Nelle regole del linguaggio moderno è scorretto pluralizzare il cognome.


I Venditti nel mondo

La globalizzazione non risparmia nessuno, anche i Venditti si sono espansi in molte nazioni del mondo. Oltre a l’Italia sono presenti negli Stati Uniti d’America, Canada, Argentina, Francia, Brasile, Australia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Belgio, Sudafrica, Venezuela, e ancora altre nazioni.

Il Portale Antenati, sito web dei cognomi italiani riporta 1.986 persone, ovviamente tutti italiani: https://www.antenati.san.beniculturali.it/search-nominative/?cognome=Venditti

Su Familysearch sono presenti 1.579 persone in Italia, negli Stati Uniti d’America 224 persone e in Brasile 43 persone: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Venditti


Famiglie illustri Venditti

Alcuni genealogisti, senza citare le fonti, hanno scritto che Venditti è il cognome di una Famiglia, assai antica e nobile, si registra che era in Roma già dall’anno 1.310. Si annota in questa famiglia un Renzo Conservatore di Roma, un Nardo, nel 1410 nominato Banderese. Questo Nardo lo troviamo, anche, Conservatore di Roma nel 1416. Questa famiglia, a dire di Amayden, era sicuramente compresa tra quelle raccolte nel Libro d’Oro del Campidoglio.

Perché è importante indagare sui cognomi dei nobili del passato?
Indagare sui cognomi dei nobili del passato può essere molto utile per la nostra ricerca genealogica, poiché ci permette di scoprire se ci sono state famiglie nobili che hanno condiviso lo stesso cognome dell’antenato che stiamo cercando.
Questo ci può aiutare a trovare un antenato comune che ha dato origine al nostro cognome. Il termine “nobile” deriva dall’espressione latina “nobilis”, che significa “noto” o “illustre”. In passato, i termini “nobiluomo” o “nobildonna” venivano usati per indicare coloro che non avevano un titolo nobiliare specifico, ma che comunque si erano distinti o che meritavano un’onorificenza.
Oggi, questi termini possono essere ancora usati per rivolgersi a persone di elevato status sociale o che hanno una posizione di prestigio.


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