Riccardi – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Riccardini, Riccardo, Riccardelli, Riccardella, Riccardello, Ricciardi, Ricciardiello, Ricciardo, e altri ancora
Il nome Riccardi deriva dal termine germanico Rikhard, che significa “potente e audace”. La composizione del nome proviene dalle parole “rikia” che significa “potente” e “hardhu” che significa “forte”. Il nome introdotto in Italia durante il periodo dei Franchi e successivamente durante il regno degli Angioini.
Durante il periodo medievale, era una prassi diffusa che i cognomi fossero pluralizzati per identificare un’intera famiglia anziché un individuo specifico. Questo fenomeno spiega la presenza di molteplici cognomi che terminano con la desinenza “-i”, tra cui “Riccardi”. In questo caso, è probabile che ci sia stato un capostipite della famiglia Riccardo, il quale ha trasmesso il proprio cognome ai suoi discendenti.
È evidente che il nome proprio Riccardo ha avuto un’evoluzione nell’utilizzo come cognome di famiglia, in particolare come “Riccardi”. Questa trasformazione dal nome proprio al cognome è un processo comune nella storia delle lingue e rappresenta un’importante fonte d’informazione per la genealogia e la storia delle famiglie.
Inoltre, la diffusione geografica e il contesto storico e sociale possono influire sulle modalità di adozione di un nome proprio come cognome. Ad esempio, l’adozione di cognomi come il presente caso potrebbe essere stata influenzata dalla necessità di distinguere le diverse famiglie con lo stesso nome proprio nella stessa area geografica. Questo fenomeno contribuisce a creare una diversa distribuzione geografica dei cognomi e a identificare le relazioni familiari.
I Riccardi nel mondo
Attualmente, il cognome Riccardi si riscontra in tutte le regioni d’Italia, classificandolo come un cognome dalla diffusione pan-italiana. Tuttavia, le regioni con la maggiore incidenza di questo cognome sono la Lombardia, il Lazio e la Campania.
Il cognome Riccardi appartiene alla famiglia dei cognomi germanici e ha origini longobarde. La diffusione in regioni diverse, in particolare nel meridione d’Italia, è attribuibile alla politica di conquista e di governo da parte dei Longobardi in queste regioni. Questo fenomeno rappresenta un esempio di come le politiche territoriali possano influire sulla diffusione geografica dei cognomi.
La diffusione di cognomi italiani in altre nazioni è ampiamente attribuibile all’emigrazione. Tuttavia, è possibile identificare individui con cognomi italiani in molte regioni del globo. Va tuttavia tenuto presente che la presenza di omonimie, ovvero di coincidenze nella denominazione del cognome senza alcun vincolo di parentela, non deve essere esclusa.
Portale Antenati
Sul Portale Antenati i documenti indicizzati con il cognome Riccardi sono 5.851 sparsi in 195, quelle con maggior numero documenti sono Solopaca, Ruvo di Puglia, Napoli, Ardesio, Amorosi: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Riccardi
Su Familysearch le persone registrate con il cognome Riccardi sono presenti in Italia con 1.876 persone USA con 307 persone, in Argentina con 64 persone: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Riccardi
Famiglie illustri Riccardi
La famiglia Riccardi o Ricciardi, nobile famiglia fiorentina, è probabilmente originaria di Colonia e si stabilì a Firenze nel XIV secolo attraverso un membro che esercitava la professione di sarto, Anichino. Durante il periodo del principato, la famiglia raggiunse una potenza politica all’altezza della propria posizione economica che aveva già consolidato in precedenza.
Cosimo Riccardi (1601-1649), generale al servizio della Spagna, e Gabriello Riccardi (m. non prima del 1688), ambasciatore toscano, elevati ai gradi di marchesi di Chianni nel 1629. Trent’anni più tardi, i Riccardi acquistarono il Palazzo Medici e vi trasferirono la famosa Biblioteca Riccardiana, che era stata fondata da Riccardo Romolo (1558-1612), poeta e letterato, nel suo palazzo di Valfonda. La famiglia ha usato come arma un’immagine d’azzurro con una chiave d’oro posta in palo con l’anello in basso.
Un altro ramo della famiglia Riccardi, di origine messinese, godeva di nobiltà sin dal XV secolo e risulta decorato della baronia.
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