Genealogia del cognome Lentini e suoi derivati che potrebbero essere: Lentino, Lentiniello. Lentinicchio, Lentinelle, Leontini, forse altri ancora.
L’origine etimologica del cognome Lentini è considerata complessa e può essere attribuita a diverse fonti.
Una delle fonti più accreditate è la toponimica, ovvero che il cognome possa essere derivato dal nome di un luogo antico chiamato Leontinoi. Questo nome, a sua volta, deriva dal greco antico che significa “terra dei leoni”. Il termine “leontinoi” in greco antico significa “leoni”, mentre il suffisso “-oi” indica la provenienza da un luogo. Questa interpretazione suggerisce che la città di Leontinoi fosse nota per la presenza di questi animali nella regione.
Un’altra possibile origine è l’onomastica, ovvero che il cognome possa essere derivato da un nome di persona, ad esempio Leontinoi, un uomo che viveva nella terra dei leoni. Inoltre, il cognome potrebbe anche essere stato originato come soprannome per una persona che aveva caratteristiche simili a quelle di un leone.
Durante il Medioevo, era comune che i cognomi venissero pluralizzati per indicare una famiglia anziché una singola persona. Questo spiega la presenza di molteplici cognomi che terminano con “-i”, come Lentini. In questo caso, è probabile che ci sia stato un capostipite della famiglia Lentino che ha trasmesso il suo cognome ai suoi discendenti.
L’evoluzione del nome Leontinoi in Lentini potrebbe essere il risultato della trasformazione linguistica del nome greco in latino e successivamente in italiano, con conseguente cambiamento di pronuncia e scrittura del nome nel corso del tempo. In sintesi, l’etimologia del cognome Lentini sembra essere legato alla storia antica della Sicilia e alla presenza greca nella regione.
I Lentini nel mondo
Il cognome Lentini è molto diffuso nelle regioni, ma in particolare in Sicilia, Calabria e Lombardia. La diffusione nelle regioni del nord è dovuta al fenomeno della emigrazione interna degli anni ’60
Le emigrazioni dal sud verso il nord Italia sono un fenomeno che ha avuto luogo negli ultimi decenni del XX secolo e che continua ancora oggi. Questo spostamento di popolazione è stato causato da una serie di fattori, tra cui la ricerca di opportunità lavorative e di uno stile di vita più moderno e sofisticato. Nel corso degli anni, molte persone hanno lasciato il Mezzogiorno per trasferirsi in regioni del Nord come Lombardia, Piemonte e Veneto, alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. Questo ha portato ad una riduzione della popolazione nelle regioni del Sud e a un aumento nei territori del Nord.
Portale Antenati
Sul Portale Antenati i documenti indicizzati con il cognome Lentini sono 3.342 sparsi in 108 località, quelle con maggior numero di documenti sono Mottola, Taranto, Marsala, Caltanissetta, Castellaneta: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Lentini
FamilySearch
Su Familysearch le persone registrate con il cognome Lentini sono presenti in Italia con 4.683 persone, in USA con 253 persone, in Argentina con 44 persone: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Lentini
È possibile trovare persone con il cognome Lentini in molti altri paesi del mondo, ma è importante notare che ci possono essere casi di omonimia, ovvero persone che possiedono lo stesso cognome per coincidenza, senza alcun legame di parentela.
Famiglie illustri Lentini
Il dott. A. Mango di Casalgerardo cita la famiglia Lentini nel NOBILIARIO DI SICILIA
Lentini o Lentini-San Basilio.
Nobile famiglia che si vuole d’origine normanna e che, secondo il Galluppi, godette nobiltà in Messina dal secolo X al secolo XVI. Un Alaimo e un Lanfranco Lentini o San Basile ottennero nel 1101 la concessione della terra di Militello; un Giovanni fu maestro della regia dogana de secretis di Messina nel 1200; Alaimo, discendente dai precedenti, per i servizi prestati alla casa d’Aragona in occasione dei celebri “Vespri Siciliani” ottenne dal re Pietro la signoria di Butera, le terre di Palazzolo e di Buccheri e, per la moglie Macalda Scaletta, possedette la terra di Ficarra. Fu egli governatore di Messina, maestro giustiziere del regno di Sicilia, ecc. e infine tradì la fede del re Aragonese e passò al partito degli Angioini ma pagò il tradimento con la vita; un Tommaso, possedette la terra di Castelvetrano; un Antonio possedette i feudi di Cucco e San Basile, feudi che trasmise al figlio Lanfranco, che fu padre di Giacomo, il quale ne ottenne conferma a 31 luglio 1453 e fu senatore di Catania nell’anno 1468-69; un Sebastiano fu giudice straticoziale di Messina nel 1558-59; un Anton Giacomo lo vediamo ascritto alla mastra nobile del Mollica; un Mario ottenne a 26 agosto 1665 investitura del feudo di Nicchiara; una Laura-Maria Lentini e San Basile fu duchessa della Montagna Reale e principessa di Patti, 1681.
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