Dizionario Storico Blasonico pg9 – Nel corso del tempo, l’Italia ha assistito alla crescita di molte famiglie aristocratiche che hanno avuto un impatto rilevante sulla storia, sulla cultura e sulla politica della nazione. Queste casate non solo possedevano immense risorse e autorità, ma spesso rivestivano ruoli fondamentali negli ambiti militari, religiosi e accademici. Qui di seguito, esaminiamo alcune delle famiglie nobiliari più influenti, che hanno lasciato un’impronta duratura nelle diverse regioni italiane e oltre.
Il contenuto di questa pagina è tratto dal “Dizionario Storico Blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti” di Giovan Battista di Crollalanza. Quest’opera fondamentale offre una panoramica dettagliata sulle origini, le vicende storiche e gli stemmi delle principali famiglie nobili italiane, fungendo da preziosa risorsa per chi è interessato al retaggio familiare e alla ricerca genealogica. È uno strumento indispensabile per esplorare le proprie radici nobiliari e comprendere l’importanza di queste famiglie nella storia italiana.
Lettera A del Dizionario Storico Blasonico pg9
ADILARDI di Tropea
— ARMA: Di rosso, a tre sbarre d’oro.
ADIMARI di Firenze
discendono dagli antichi Marchesi di Toscana e si stabilirono in Firenze nel XI secolo. Furono assai potenti e appartenevano alla fazione dei Guelfi; ma rotto questi alla famosa giornata di Monteaperti furono costretti emigrare dalla patria, e non vi rientrarono se non dopo la sconfitta di Manfredi e dei Ghibellini. Al suscitarsi dei partiti bianco e nero, gli Adimari si divisero, alcuni schierandosi fra i Bianchi e altri fra i Neri. Nel 1302 i primi furono espulsi da Carlo di Valois, e non rientrarono in patria che nel 1328. Agli Adimari fu tolta ogni speranza di poter ottare alle magistrature, ma furono dichiarati Magnati, e nel 1343 si conciliarono il pubblico favore quando Antonio si fece capo della congiura per la quale fu espulso dalla città il Duca d’Atene.
— Dagli Adimari nacquero i Trotti, gli Alamanneschi, i Cardinaleschi, i Della Tritta, i Di Domenico, i Boccaccini, e molte altre famiglie. Tutta questa consorteria dette al Comune di Firenze 23 Priori dal 1286 al 1526. Alamanno di Messer Filippo, morto nel 1422 fu Arciv. di Pisa e Cardinale. La famiglia si spense in Firenze nel 1736 nella persona di Aldimaro di Curzio. Un ramo di essa, ora estinto, fu trapiantato in Sicilia da un Pietro Adimari che fu a’ servizi di Federico II, il quale gli conferì il governo della città di Termini, e gli concesse il feudo di Maeggi nel territorio di Siracusa.
— ARMA: Spaccato d’oro e d’azzurro.
ADIMARI di Rimini
— È un ramo della precedente, che nel 4300 si trapiantò in Rimini dove ottenne eminenti cariche ed onori. È famosa nella storia rimese la Congiura degli Adimari del 1498 ordita contro Pandolfo Malatesta, della quale furono capi Adimaro e Niccolò degli Adimari. Si estinse nel XVI secolo. — ARMA: Spaccato d’argento e di rosso.
ADINOLFI di Sicilia
Antica famiglia feudataria portata in Sicilia da un Laufranco svevo che vi seguì l’Imperat. Enrico VI. — ARMA: D’argento, a una spada di rosso e una palma di verde poste in croce di S. Andrea, accostata di quattro stelle di rosso, una al capo, una punta e due ai fianchi.
ADOALDI di Venezia
— ARMA: Di rosso, alla fascia d’argento, caricata di un uccello d’azzurro.
ADONNO di Messina e di Licata
— Originata dalla famiglia Donnino di Firenze, donde per discorsi politici passò in Messina e fu ascritta a quella Mastra nobile. Nel 1733 il Conte Giambattista Adonno la trapiantò in Licata. A posseduto otto baronie, quattro contee, e due ducati, Catena e Monserrato. — ARMA: D’azzurro, al leone d’oro coronato dello stesso e portante una face accesa al naturale.
ADORNI o ADORNO di Genova
Celebre famiglia genovese di parte ghibellina che dette sette dogi perpetui alla patria e che fu rivale accanita dei Fregosi, i quali per circa due secoli le contrastarono il potere supremo; causa di scissid e disastri da cui Genova fu afflitta per lunghissimi anni. — Ha posseduto parecchi feudi e signorie in Italia e in Francia, fra’ quali Ovada, Castelletto, Varagine, Serravalle, Castelnuovo e Silvano nel Genovesato. — ARMA: D’oro, alla banda scaccata di tre file d’argento e di nero.
ADRIANI di Firenze
Dette alla patria un lungo non mal lontano da Firenze da cui erano originarii. Un Andrea di Berto fu Priore nel 4394 e nel 4441; un Marcello Segret. della Repubblica dal 4498 al 45142. (Estinto nel 4664.). — ARMA: D’azzurro alla croce d’oro, accompagnata nel lato sinistro superiore da una stella di otto raggi dello stesso, e nel lato destro inferiore da altra simile.
ADRIANI di Romagna
— ARMA: D’azzurro, al leone d’argento.
AFAN DE RIVERA di Napoli
— Famiglia di origine spagnuola discesa da Don Rodrigo Signore di Cabrera o Ribera che nacque da Don Sancio figliolo di D. Ramiro III re di Leon. I figlioli di Don Rodrigo trassero il nome dalla signoria di Rivera, a quale anteposero quello di Afan per parentela contratta colla famiglia di questo nome. Ha posseduto molti feudi in Ispagna, e fu portata nel Napoletano nel 4559 da Don Pera Afan de Rivera Viceré e Capitano generale del regno di Napoli, il quale fu aggregato colla sua famiglia al Seggio di Montagna. Dopo lui altri due della famiglia furono Viceré e Capitani generali nei regni di Sicilia e di Napoli, e tre marescialli di campo dell’esercito napoletano. — ARMA: d’oro, a tre fasci di verde.
AFELTRO di Napoli
Originaria di Gragnano ove ha goduto nobiltà. Andrea Segret. di re Renato d’Angiò. — ARMA: D’azzurro, alla croce dentata d’argento accompagnata da quattro rose di rosso, col capo di rosso a due rose d’argento. — Alias: D’argento, a tre cuori di rosso.
AFFAITATI di Cremona
— Antichissima famiglia, che si estinse in Cremona verso la fine del XVI secolo. Dette alla patria quindici decurioni e appartenne alla fazione ghibellina, della quale un Pietro-Martire Affaitati fu capo. Gli Affaitati furono Conti di Bonemangio e Marchesi di B’riasco. — ARMA: Di verde, all’arbore di oro.
AFFAITATI di Bari, Monopoli e Barletta
Questa famiglia trae origine dalla precedente, ed era trapiantata in Bari da Ruggero che fu familiare e amigrerio di Re Ladislao e poi della Regina.
Dizionario Storico Blasonico pg9 – Conclusione
Le casate nobiliari trattate in questo articolo hanno avuto un ruolo cruciale nella storia italiana, lasciando un lascito che continua ad affascinare e ispirare. I loro stemmi non erano solo emblemi di potere e autorità, ma anche raffigurazioni visive delle loro vicende, alleanze e valori. Esaminando queste famiglie, possiamo ottenere una comprensione più profonda delle dinamiche sociali e politiche che hanno plasmato il nostro passato e, in parte, il nostro presente. Se hai bisogno di ulteriori dettagli su una delle famiglie o desideri approfondire alcuni aspetti, fammelo sapere! Su richiesta, possiamo realizzare lo stemma araldico della tua famiglia a colori e in vari formati. Contattaci all’indirizzo email: retaggio.it@gmail.com.
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