Dizionario Storico Blasonico pg11

Dizionario Storico Blasonico pg11

Dizionario Storico Blasonico pg11 – Nel corso del tempo, l’Italia ha assistito alla crescita di molte famiglie aristocratiche che hanno avuto un impatto rilevante sulla storia, sulla cultura e sulla politica della nazione. Queste casate non solo possedevano immense risorse e autorità, ma spesso rivestivano ruoli fondamentali negli ambiti militari, religiosi e accademici. Qui di seguito, esaminiamo alcune delle famiglie nobiliari più influenti, che hanno lasciato un’impronta duratura nelle diverse regioni italiane e oltre.

Il contenuto di questa pagina è tratto dal “Dizionario Storico Blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti” di Giovan Battista di Crollalanza. Quest’opera fondamentale offre una panoramica dettagliata sulle origini, le vicende storiche e gli stemmi delle principali famiglie nobili italiane, fungendo da preziosa risorsa per chi è interessato al retaggio familiare e alla ricerca genealogica. È uno strumento indispensabile per esplorare le proprie radici nobiliari e comprendere l’importanza di queste famiglie nella storia italiana.


Lettera A del Dizionario Storico Blasonico pg11

AGLI di Firenze

Antica famiglia consolare signora di torri e loggie, si divise in varie consorterìe per farsi di popolo, e da essa derivarono i Filippeschi, i Cari, i Rinieri, gli Scaglioni, ed i Liberali. Ebbe quattro Priori di libertà, Pellegrino filosofo e poeta, ed Antonio Vescovo di Fiesole, poi Arciv. di Ragusa, da dove fu traslato nel 1470 alla sede vescovile di Volterra. Si estinse in Firenze nel 1705; ma un ramo fiorisce tuttora in Ancona. – Arma: D’oro, al leone di rosso, contornato da una tazza d’azzurro seminata di aghi d’argento. – Alias: Spaccato d’argento e di rosso al leone dell’uno nell’altro.

AGLI di Ferrara

Anticamente era detta de’ Zai. Produsse uomini assai dotti nelle leggi, uno de’ quali, Gervasio, fu discepolo dal Marchese Alberto d’Este il Primario dello Studio di Ferrara, carica assai eminente in quel tempo. Nella Corte Estense ebbero sempre gli Agli distinzioni e favori. – Si estinsero verso la fine del XV secolo. – Arma: D’argento, alla banda di rosso caricata da tre mazzocchi de’ agli ed accompagnata da due corone d’alloro al naturale, una in capo e l’altra in punta.

AGLIANO di Asti

Consignori d’Agliano. – Arma: Fasciato ondato d’azzurro e d’argento.

AGLIARDI di Lombardia

Arma: Inquartato; nel 1.° e 4.° d’azzurro, all’aquila spiegata d’nero, coronata all’antica d’oro; nel 2.° e 3.° di nero, a tre granate al naturale.

AGLIARIZZI di Milano

Arma: D’azzurro, al leone d’oro, tenente colle branche anteriori un mazzo di agli al naturale.

AGLIATA di Pisa o di Sicilia

Vedi ALLIATA.

AGLIAUDI-BARONI di Piemonte

Conti di Tavigliano. – Arma: D’azzurro, al leone d’oro, armato e linguato di rosso, sormontato da tre teste d’aquila al naturale ordinate in fascia, col capo d’oro, all’aquila di nero. – Cimiero: una fenice sulla sua immortalità, il tutto al naturale. – Divisa: PERIT UT VIVAT.

AGLIO di Cremona

(o dall’) di Cremona. – Fu nobile dalla sua origine, e fino dal principio del XIV secolo diede diversi notaj alla patria. Per un’eredità conseguita aggiunse al proprio il nome della caggialla famiglia Cremonese Dolci. A dio a Cremona quattro decurioni, l’ultimo de’ quali fu Francesco Maria nel 1722. Sembra che i dall’Aglio di Cremona abbiano comune il ceppo coi nobili dall’Aglio di Parma, e quali appartengono il Tennete-Marschaall austriaco Barone dall’Aglio. – Arma: D’azzurro, a tre agli al naturale legati di rosso; col capo d’oro, all’aquila di nero, e alla fascia d’argento sulla partizione.

AGLIONI di Firenze

Arma: Trinciato d’oro e d’azzurro, al un aglio dell’uno nell’altro.

AGNAIA di Sicilia

Arma: D’azzurro, a cinque cotisse d’oro.

AGNELI di Mantova

Marchesi. – Arma: D’azzurro, all’agnello rampante d’argento.

AGNELI-MAFFEI-SOVARDI di Mantova

Marchesi. – Arma: Spaccato uno e partito di tre, che formano otto quarti; al 1. 4. e 6. d’oro, all’aquila di nero; al 2. e 7. d’azzurro, all’agnello rampante d’argento; al 3. e 8. d’oro con tre bande di rosso; al 5. d’argento, alla fascia di rosso caricata di tre stelle d’argento attraversante sulla partizione; al 6. di rosso, al leone d’oro caricato di due lambelli (Sovardi); all’8. spaccato, nel primo d’azzurro, al cervo nascente d’oro movente dalla partizione; nel secondo d’oro a tre bande di rosso a sei pezzi; al capo dello scudo d’oro caricato d’un’aquila spiegata di nero.

AGNELLI di Mantova

Famiglia originaria di Pisa, portata a Mantova da un Agnellus Judæi et patronus Mantuæ qui floruit an. circa 1480. Si estinse nel 1802. – Ebbe due Vescovi; Vincenzo d’Alba e quindi di Mantova nel 1649, e Scipione di Casale Monferrato nel 1624. Nel 1638 ebbe il titolo di Marchese dalla Duchessa Maria Gonzaga. – Arma: D’azzurro, all’agnello rampante d’argento. – Alias: Inquartato; nel 1.° e 4.° d’azzurro, all’agnello rampante d’argento; nel 2.° e 3.° d’argento a due sbarre, la superiore d’oro, e l’inferiore di rosso caricata da tre stelle d’oro.

A Ferrara fiorisce una nobile famiglia Agnelli che non à nulla di comune con quella di Mantova, e di cui non conosciamo l’arma. – Un altro ramo fiorisce pure a Roma originario della Marca Fermana.

AGNELLO di Sicilia

Antichissima famiglia di Lentini che dette un Arciv. alla città di Messina; quindi si estinse al tempo di Carlo I d’Angiò che la dichiarò fellona. Sotto re Alfonso un Paolo Agnello de Pisa trapiantò la propria casa in Sicilia nel 1449 ed ebbe la carica di mastronotaro e capitano in Mistretta. Un ramo di questa casa fu ascritto al patriziato messinese ed ebbe la baronia di Francavilla. – Arma: D’azzurro, a quattro pali d’oro, con l’agnello evaccovaci al naturale, attraversante sul tutto.

AGNESE di Napoli

Di origine normanna e feudataria fin dai tempi di Carlo I d’Angiò, à goduto nobiltà in Napoli nel seggio di Portanuova e di Benevento. – Un ramo di disse Pomarice per il possesso di un feudo di questo nome, ed un altro marchesi di Castrovalva. Un Astor- tino di questa casa fu Cardinale di S. R. C. un Giulio diede un si forte Astorgio che non trovò dei suoi eguali studi i Chierici Regolari di S. Paolo. – Arma: D’azzurro, a due spade d’argento passato in croce di S. Andrea colle punte in alto, colla bordura dentata di rosso. – Cimiero: un caprone uscente di nero.

Dizionario Storico Blasonico pg11 – Conclusione

Le casate nobiliari trattate in questo articolo hanno avuto un ruolo cruciale nella storia italiana, lasciando un lascito che continua ad affascinare e ispirare. I loro stemmi non erano solo emblemi di potere e autorità, ma anche raffigurazioni visive delle loro vicende, alleanze e valori. Esaminando queste famiglie, possiamo ottenere una comprensione più profonda delle dinamiche sociali e politiche che hanno plasmato il nostro passato e, in parte, il nostro presente. Se hai bisogno di ulteriori dettagli su una delle famiglie o desideri approfondire alcuni aspetti, fammelo sapere! Su richiesta, possiamo realizzare lo stemma araldico della tua famiglia a colori e in vari formati. Contattaci all’indirizzo email: retaggio.it@gmail.com.


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