Dizionario Storico Blasonico pg10

Dizionario Storico Blasonico pg10

Dizionario Storico Blasonico pg10 – Nel corso del tempo, l’Italia ha assistito alla crescita di molte famiglie aristocratiche che hanno avuto un impatto rilevante sulla storia, sulla cultura e sulla politica della nazione. Queste casate non solo possedevano immense risorse e autorità, ma spesso rivestivano ruoli fondamentali negli ambiti militari, religiosi e accademici. Qui di seguito, esaminiamo alcune delle famiglie nobiliari più influenti, che hanno lasciato un’impronta duratura nelle diverse regioni italiane e oltre.

Il contenuto di questa pagina è tratto dal “Dizionario Storico Blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti” di Giovan Battista di Crollalanza. Quest’opera fondamentale offre una panoramica dettagliata sulle origini, le vicende storiche e gli stemmi delle principali famiglie nobili italiane, fungendo da preziosa risorsa per chi è interessato al retaggio familiare e alla ricerca genealogica. È uno strumento indispensabile per esplorare le proprie radici nobiliari e comprendere l’importanza di queste famiglie nella storia italiana.


Lettera A del Dizionario Storico Blasonico pg10

AFFAROSI di Reggio-Emilia

Famiglia estin- ta, che godeva il titolo comitale, – Camillo, ele- gante poeta fioriva nel XVI secolo; un altro Ca- millo fu Abate Cassinese, Presidente generale del suo Ordine, e storico rinomatissimo, morto nel 1763; Gherardo Can. Teol. della Cattedrale di Reggio scrittore di opere filosofiche e teologiche nel XVI secolo. – Arma?

AFFLITTO di Amalfi, Scala, e Napoli

– Di origine romana, trapiantata nella costiera di Amalfi all’epoca dell’invasione de’ Longobardi goduto la baronia, e contadi, e marchesati, il ducato ed i principati. Fra questi ultimi i più importanti sono Durazzano e Scanno. A goduto nobiltà in Napoli ai seggi di Nido, Porto e Por- tanova, ed in altre città del Napolitano. – Un Leone fu Duca della Repubblica di Amalfi nel- l’800; un Leonardo Vicario e Gran Cancelliere del regno nel 1444; un Campanello Gran Maestro dei Templari; un Vincenzo Vescovo di Lucera nel 1643. – Arma: Vajato d’oro e d’azzurro o d’oro.

AFFLITTO di Sicilia

– È un ramo della precedente trapiantato in Sicilia da un Pandolfo, il quale essendo a’ servizj di re Giacomo si recò a Palermo, e per le sue virtù militari meritò la concessione di molti feudi. Un Marchisio d’Amitto fu primo Principe di Belmonte, qual feudo fu anticamente appannaggio della sua famiglia sin dal 1439. – Arma: Vajato d’oro e d’azzurro, aliato di nero del primo attraversante, caricato da una palma sradicata di verde, accostata da due pavoni al naturale addossati e colle teste rivolte.

AGADI di Venezia

– Arma: Di rosso, alla fascia d’oro, col capo dello stesso.

AGALDI o INGALDI di Sicilia

– Di origine sveva passata in Sicilia con l’Imperat. Enrico VI. – Ha posseduto l’isola d’Ischia, la signoria di Cortona ed altri feudi. (Estinta). – Arma: D’azzurro con onde marine al naturale nella punta, dalle quali emergono per metà tre gabbri (uccelli marini) d’argento che mirano un sole d’oro movente dall’angolo sinistro del capo.

AGAPITO di Venezia

originaria di Cipro, trapiantatasi in Venezia allorquando quest’isola cadde in potere dei Turchi. La Repubblica Veneta nel 1782 le confermò il titolo di nobile feudataria Cretense e quello di Conte, e nel 1822 fu con- fermata nell’antica nobiltà dall’Imperat. d’Austria. – Arma?

AGARI di Sicilia

– Arma: Di rosso, alla fascia d’argento caricata da tre torte del campo, accompagnata nel capo da una stella di sei raggi d’argento.

AGATA di Matera

– È menzionata fin dal XI secolo, e si estinse verso la fine del XVII. – Arma: Di rosso, alla colonna d’argento accollata d’una biscia di verde.

AGAZZANI di Carpi

– Trovasi fiorente e divisa in più rami fin dal XIV secolo, assai ben vista dai principi Pio di Savoja ai quali à dato alcuni segretari. – Arma: Di rosso, alla testa di delfino nascenta dalla punta e spasimata d’ar- gento, ingolanta un arbuscello di verde cimato da un passero marino al naturale.

AGAZZARI di Siena

– Trass origine dalla Gazazza, luogo presso Siena, e le prime memorie risalgono in M. Nino di Vincenzo di Compagno che sedette nel 1277 nel supremo magistrato di Siena allorché la città quale Repubblica era sotto la signoria de’ Quindici. Parecchi individui di questa casa furono dei Nove, altri furono Provveditori di Bicchieraia. – Due Vescovi di Grosseto, Guglielmo nel 1445, e Giovanni nel 1452. – Si estinse nel XVIII secolo trasfondendosi nella nobile famiglia senese Della Ciaja. – Arma: Di rosso, alla croce ricercata a doppio d’argento, col capo partito d’oro e d’azzurro, all’aquila bicipite spiegata dell’uno nell’altro e coronata dell’uno all’altro.

AGAZI della Mirandola

– Un Giambattista di questa casa, da Palermo si recò alla Mirandola, dove da quel duca Alessandro II fu fatto presi- dente della sua ducal camera, e quivi trapiantò la propria famiglia che si spense verso la fine del XVIII secolo. – Arma: Inquartato; nel 1.° e 4.° d’azzurro seminato di gigli d’oro; nel 2.° e 3.° d’oro seminato di …. e caricato da due lance di ….

AGELLO o AJELLO di Palermo

– Antica famiglia trapiantata in Sicilia da un Matteo d’A- jello regio notaro del re Guglielmo il Buono, dal quale fu creato Gran Cancelliere del regno nel 1169 e fondò in Palermo il monastero dei del Cancelliere. – Arma: D’argento, alle onde marine con una testa di delfino al naturale movente dal fianco sinistro dello scudo, ed al sole di rosso movente dall’angolo destro del capo.

AGERIA o AZERIO di Milano

– Un Pietro fu deputato del Duomo nel 1395. (Estinta). – Ar- ma: Di rosso, a due caprioli d’oro.

AGES di Sicilia

– Famiglia nobile catalana passata in Sicilia al tempo de’ re Aragonesi. À occupato le prime cariche dello stato ed à pos- sedeuto la baronia di S. Stefano. – Arma: Trinciato d’argento e di nero, al leone dell’uno nell’al- tro tenente con le zampe anteriori un giglio d’oro.

AGIEVOLI di Treviso

– Originarj di Venezia, si trapiantarono in Treviso nel 1490, ed un secolo dopo furono ammessi al Consiglio di 300, ma si estinsero poco dopo. – Arma: D’argento, a tre bande di rosso.


Dizionario Storico Blasonico pg10 – Conclusione

Le casate nobiliari trattate in questo articolo hanno avuto un ruolo cruciale nella storia italiana, lasciando un lascito che continua ad affascinare e ispirare. I loro stemmi non erano solo emblemi di potere e autorità, ma anche raffigurazioni visive delle loro vicende, alleanze e valori. Esaminando queste famiglie, possiamo ottenere una comprensione più profonda delle dinamiche sociali e politiche che hanno plasmato il nostro passato e, in parte, il nostro presente. Se hai bisogno di ulteriori dettagli su una delle famiglie o desideri approfondire alcuni aspetti, fammelo sapere! Su richiesta, possiamo realizzare lo stemma araldico della tua famiglia a colori e in vari formati. Contattaci all’indirizzo email: retaggio.it@gmail.com.


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