Contea di Caltanissetta

Contea di Caltanissetta

Contea di Caltanissetta e suoi feudatari. La Contea di Caltanissetta e i suoi signori costituiscono un importante capitolo nella storia della Sicilia medievale. Il castello di Qal’at al-nisà, situato nella Val di Mazara, fu conquistato dai Normanni nel 1086 e fu successivamente ribattezzato Caltanissetta. Il Gran Conte Ruggero assegnò la contea a Giordano d’Altavilla, suo figlio illegittimo, che divenne così il signore del territorio e del suo castello. Questa storia è stata documentata in modo approfondito sulla piattaforma di Wikipedia, che fornisce, ovviamente, informazioni dettagliate e affidabili sulle vicende della contea di Caltanissetta e dei suoi signori. Wikipedia.

I feudi della Contea

La Contea di Caltanissetta era una divisione territoriale situata nella parte centrale della Sicilia che comprendeva la città di Caltanissetta e 41 feudi all’epoca della sua soppressione avvenuta nel 1812. Questa Contea rappresenta una parte importante della storia territoriale della Sicilia e sicuramente merita di essere studiata in modo approfondito per comprenderne le caratteristiche e la sua evoluzione nel tempo. Per un genealogista la comprensione delle divisioni territoriali e delle loro dinamiche è certamente essenziale per una comprensione più profonda della storia e della geografia della Sicilia. Perciò, in questo contesto, la Contea di Caltanissetta rappresenta un esempio significativo e merita ulteriore attenzione da parte degli studiosi.

Antimello, Bifaria, Calasi, Cansirotta, Caristoppa, Cicuta Nuova, Cicuta Vecchia, Deliella, Deri, Draffù, Furiana, Gallidoro, Gebbia Rossa, Gibili Cabibbi, Giuffarrone, Giuffu Draffù, Grasta, Graziano, Grotta dell’Acqua, Grottarossa, Gurfo, Landri, Marcato Bianco, Marcato d’Arrigo, Marcato della Serra, Milicia, Mimiano, Misteci, Monte Canini, Musta, Musto Muxharo, Piscazzi Soprani, Piscazzi Sottani, Ramilia, Sabbucina, Salacio, San Martino, Torretta, Trabona, Trabunella, Xirbi.

Epoca feudale

I Contea di Caltanissetta

  • Corrado I Lancia (1296-1299)
  • Pietro Lancia (1299-?)
  • Cesarea Lancia Alagona (?-1396)
  • Eleonora d’Aragona (1396-1405)

II Contea di Caltanissetta

  • Matteo Moncada Alagona (1407-1423)
  • Guglielmo Raimondo Moncada d’Aragona (1423-1465)
  • Antonio Moncada d’Aragona (1465-1479)
  • Giovanni Tommaso Moncada Sanseverino (1479-1501)
  • Guglielmo Raimondo Moncada Ventimiglia (1501-1510)
  • Antonio Moncada Moncada (1510-1549)
  • Francesco Moncada de Luna Rosso (1549-1566)
  • Cesare Moncada Pignatelli (1566-1571)
  • Francesco Moncada de Luna Vega (1571-1593)
  • Antonio d’Aragona Moncada (1593-1627)
  • Luigi Guglielmo Moncada La Cerda (1627-1672)
  • Ferdinando Moncada Aragona Moncada (1672-1713)
  • Caterina Moncada d’Aragona Fajardo (1713-1727)
  • Francesco Rodrigo Moncada Ventimiglia (1747-1764)
  • Giovanni Luigi Moncada Ventimiglia Ruffo (1764-1812)

Epoca post-feudale

  • Giovanni Luigi Moncada Ventimiglia Ruffo (1812-1827)
  • Pietro Moncada Beccadelli di Bologna (1827-1861)
  • Corrado Moncada Bajada (1861-1895)
  • Pietro Moncada Starrabba (1895-1920)
  • Ugo Moncada Valguarnera (1920-1946)

Perché è importante indagare sui cognomi dei nobili del passato?

Indagare sui cognomi dei nobili del passato può essere molto utile per la nostra ricerca genealogica, poiché ci permette di scoprire se ci sono state famiglie nobili che hanno condiviso lo stesso cognome dell’antenato che stiamo cercando.
Questo ci può aiutare a trovare un antenato comune che ha dato origine al nostro cognome. Il termine “nobile” deriva dall’espressione latina “nobilis”, che ovviamente significa “noto” o “illustre”. In passato, i termini “nobiluomo” o “nobildonna” venivano usati per indicare coloro che non avevano un titolo nobiliare specifico, ma che comunque si erano distinti o che meritavano un’onorificenza.
Oggi, questi termini possono essere ancora usati per rivolgersi a persone di elevato status sociale o che hanno una posizione di prestigio.

Il settore dell’araldica e della genealogia nobiliare, sebbene possa fornire importanti informazioni sull’origine e la storia di alcune famiglie, non è l’unica fonte da consultare per effettuare ricerche genealogiche complete e accurate. Il fatto che un determinato cognome non sia presente nei registri araldici consultati finora, potrebbe confermare che molti registri sono andati persi, oppure maltenuti.

Titoli nobiliari

La nobiltà è un titolo che è stato conferito a individui che hanno servito il loro paese o il loro governo in modo eccezionale o che hanno raggiunto un alto livello di prestigio nella società, come ad esempio nell’arte, nella scienza o nell’industria. Tuttavia, è importante sottolineare che la nobiltà non è un indicatore affidabile della ricchezza o dello status sociale di una famiglia, poiché molte famiglie nobili hanno perso la loro ricchezza nel corso del tempo. Inoltre, è possibile che il titolo di nobiltà possa essere assegnato solo dal governo o da un’autorità monarchica.

Per fare ricerche genealogiche accurate ed esaustive, è importante consultare tutte le fonti disponibili, come gli archivi di stato civile, gli archivi ecclesiastici, i registri di emigrazione e i documenti di proprietà. In questo modo, si può avere un quadro completo e preciso della storia e dell’origine di una famiglia.

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