Cognomi dai toponimi

Cognomi dai toponimi
Veneziani è un cognome che deriva da Venezia

Cognomi dai toponimi e toponimi dai cognomi, ovvero: “la nascita di un cognome da un toponimo”.

La genealogia è una disciplina che mira a ricostruire l’albero genealogico di una famiglia o di un individuo. Questa attività può essere svolta mediante diversi approcci, come la partenza da un capostipite e la successiva descensione verso i giorni nostri o, al contrario, l’utilizzo di un approccio retroattivo che si concentra sulla successione di generazioni a partire dalla generazione attuale.

In alcuni casi, gli studiosi di genealogia si fermano alla quarta generazione, mentre altri si sforzano di risalire fino al periodo medievale. In questi ultimi casi, è estremamente utile conoscere l’origine e il significato del cognome, in quanto può fornire informazioni preziose sulle origini storiche della famiglia.

L’origine dei cognomi e dei toponimi sono strettamente correlati. I cognomi, infatti, possono derivare da toponimi, o viceversa, i toponimi possono essere derivati da cognomi. La comprensione di questi legami può essere di grande aiuto per il ricercatore genealogico che desidera approfondire la sua ricerca genealogica.

Riconosce il cognome da un toponimo

I toponimi derivati dalle caratteristiche geografiche di una zona abitata o delle sue vicinanze sono identificati come geo toponimi (dal termine greco γῆ, che significa “terra”). Questi toponimi sono costituiti da una radice, che rappresenta il nome proprio del luogo, e da un suffisso o un prefisso che ne specifica che un luogo.

I toponimo con il suffisso

Ad esempio, consideriamo il cognome Napolitano. La presenza del suffisso “-tano” può essere eliminato, lasciando la radice “Napoli”. Questo cognome indica una relazione con la città di Napoli, che può derivare da una nascita, una residenza o un’altra connessione significativa con la città. Era un esempio molto facile, ma ci sono altri suffissi che indicano luoghi non così facili da capire come -ate di Agrate o Linate. Oppure in -ano o -ana, -ago o – aco, -asco o -asca, -eta o -eto.

In generale, l’identificazione della radice di un cognome originato da un toponimo richiede una conoscenza approfondita della lingua e della cultura di origine, nonché una comprensione degli elementi linguistici che compongono i toponimi. Per esempio Linati deriva da Linate, pare ovvio, ma eliminando il suffisso -ate ricaviamo il termine Lin-. Forse in pochi sanno che anticamente in quel posto si lavorava il lino. Quindi Linati potrebbe essere uno che è oriundo di Linate, oppure un capostipite che lavorava il lino in quella zona che in seguito sarà chiamata Linate.

I toponimi con il prefisso

Inoltre, oltre ai cognomi che presentano un suffisso di luogo, è importante anche considerare quelli che hanno un prefisso di luogo.Questa categoria include anche i toponimi che contengono riferimenti alla posizione rispetto alle aree circostanti, generalmente specificata mediante una preposizione, un aggettivo o un avverbio di luogo, come “sopra”, “superiore”, “sotto”, “sottano”, “inferiore”, “mezzano”, “tra”, ecc.

Come esempio, consideriamo il toponimo “Acireale”, che presenta il prefisso “-Aci”. Il prefisso “Aci” è presente in molteplici toponimi a causa del fiume Aci, che, secondo la mitologia greca, fu formato dal sangue del pastore Aci, che fu ucciso da Polifemo perché innamorato di Galatea, una ninfa amata da quest’ultimo.

Elenco di alcuni dei prefissi nei toponimi italiani

  1. Alba- (dall’arabo “alba”, che significa “torre”): Alba, Albano Laziale, Albenga, Albaredo d’Adige
  2. Ancona- (dal greco “ankon”, che significa “gomito”): Ancona, Anconetta
  3. Bari- (dal greco “baros”, che significa “pesante”): Bari, Barletta, Bariano
  4. Bell- (dal latino “bellus”, che significa “bello”): Belluno, Bellaria-Igea Marina, Bellinzago Lombardo
  5. Bene- (dal latino “bene”, che significa “bene”): Benevento, Benetutti, Bene Lario
  6. Bis- (dal latino “bis”, che significa “due volte”): Bisceglie, Bismantova
  7. Castel- (dal latino “castellum”, che significa “castello”): Castelnuovo di Porto, Castel San Pietro Terme, Castel Gandolfo
  8. Città- (dal latino “civitas”, che significa “città”): Città di Castello, Città Sant’Angelo, Città della Pieve
  9. Col- (dal latino “collis”, che significa “collina”): Colle di Val d’Elsa, Colli del Tronto, Colleferro
  10. Como- (dal latino “comum”, che significa “mercato”): Como, Comacchio, Comignago

Ci sono molti altri prefissi usati nei toponimi italiani, ma questi sono tra i più comuni.

Il cognome Anconetti, essendo caratterizzato dal prefisso “Ancona”, potrebbe suggerire una derivazione dalla città omonima. Tuttavia, va tenuto in considerazione che il toponimo “Ancona” deriva dal termine greco “ankon”, il quale significa “gomito”. Pertanto, non è possibile stabilire con certezza una correlazione diretta tra il cognome Anconetti e la città di Ancona. In alternativa, il cognome potrebbe essere stato attribuito a un capostipite il cui soprannome si riferiva a un tratto fisico distintivo legato al gomito, o che esercitava un’attività che richiedeva un’ampia mobilità di tale articolazione.

Prefissi e suffissi dei toponimi nei cognomi

Le illustrazioni precedentemente riportate rappresentano un esempio d’individuazione piuttosto agevole dell’etimologia di alcuni cognomi derivati ​​da toponimi. Tuttavia, va precisato che non sempre risulta semplice stabilire l’origine di tale genere di appellativi. In tal senso, è necessario possedere conoscenze approfondite relative alla cultura e alla lingua degli antichi popoli italici che attribuirono i nomi ai luoghi d’interesse. Inoltre, alcuni toponimi presentano un’origine riconducibile al nome del fondatore del luogo stesso.

Come già sottolineato in precedenza, la ricerca genealogica basata sulla tracciabilità dei cognomi a partire dai toponimi risulta particolarmente indicata per coloro che intendono approfondire la propria storia familiare al di là delle quattro generazioni più recenti, al fine di ricostruire le origini e le radici delle famiglie che hanno contribuito alla loro continuità storica. In altre parole, tale approccio consente di riscoprire le tracce dei nostri antenati. Il valore aggiunto di questo metodo di ricerca sta proprio nella capacità d’identificare e valorizzare il patrimonio familiare che emerge dall’attività di ricerca.

In sintesi, è possibile identificare un cognome derivato da toponimo se riconosciamo il prefisso o il suffisso di luogo tramite l’analisi delle sue componenti linguistiche e la comprensione delle radici storiche e mitologiche che lo hanno generato.

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