Carri – genealogia del cognome

Carri - genealogia del cognome

Carri – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Carraro, Carrara, Carara, Careri, Carrano, forse altri ancora.

Il cognome Carri ha origini latine. Deriva dal termine “carrus” che significa “carro da trasporto” ed è collegato alla parola “currus” che significa “cocchio” e “carruca” che significa “carrozza”. Potrebbe essere derivato anche dal cognome latino “Carus” o da un soprannome per costruttori o venditori di carri.

Durante il medioevo, era comune che i cognomi venissero pluralizzati per indicare una famiglia invece di una singola persona. Questo spiega perché ci sono molti cognomi che finiscono con “-i”, ad esempio “Carri”. In questo caso, è probabile che ci fosse un capostipite chiamato Carro e da lui è nata la famiglia “Carri”.

Il cognome moderno, cioè quello che oggi abbiamo tutti, nasce con il Concilio di Trento. Durante il Concilio di Trento, riunitosi nell’anno 1564, si sancì la regola per le parrocchie di possedere un registro dei battesimi con nome e cognome. Ovviamente prima del concilio di Trento solo i commercianti, i nobili o i notabili usavano un secondo nome (cognome, titolo o qualifica) insieme al nome proprio di battesimo o di nascita.

I Carri nel mondo

Il cognome Carri è molto diffuso in diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Tuttavia, è importante notare che la diffusione di un cognome può variare nel tempo e dipendere da diversi fattori, come la migrazione delle persone e i cambiamenti demografici.

Il cognome Carri è presente in diverse nazioni, oltre che in Italia. Ad esempio, è abbastanza diffuso in Argentina e in altri paesi dell’America Latina, dove molte persone di origine italiana emigrarono nel corso del XX secolo. Inoltre, è presente anche in altri paesi europei, come la Spagna e il Portogallo, dove molte famiglie italiane si sono trasferite nel corso dei secoli. Tuttavia, è importante notare che la diffusione di un cognome può variare a seconda del paese e della regione in cui ci si trova.

La presenza d’individui con il cognome “Carri”, anche se è documentabile in diverse località nel mondo, potrebbe essere una semplice coincidenza di omonimie, ovvero di coincidenze che portano più persone a possedere lo stesso cognome senza che esista un legame di parentela tra loro.

Portale Antenati

Il Portale Antenati presenta 704 documenti indicizzati con il cognome “Carri” distribuiti in circa 60 località. Quelle con il maggior numero di documenti archiviati con tale cognome sono Benevento, Brescia, Piadena Drizzona, San Martino del Lago, Pessina Cremonese. Tuttavia, è importante sottolineare che l’elenco dei documenti indicizzati con il cognome “Carri” è destinato ad aumentare, poiché l’operazione d’indicizzazione è tuttora in corso: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Carri

FamilySearch

Su Familysearch le persone che sono state registrate con il cognome Carri sono presenti in Italia con 399 persone, in Argentina con 88 persone, in USA con 17 persone. È importante sottolineare che queste cifre potrebbero variare a seguito di ulteriori aggiornamenti e che la loro precisione è soggetta a verifica: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Carri

Famiglie illustri Carri

Il sito armoriale.it è un’enciclopedia online di araldica e genealogia che fornisce informazioni sulle famiglie nobili italiane e straniere. In questo sono registrate 11 famiglie Carri. Alcune della Lombardia, della Emilia Romagna, ma anche della Toscana.

La famiglia Carri è un’antica e nobile casata di Ferrara, dalla chiara e avita virtù, che si è diffusa nel corso dei secoli in diverse regioni d’Italia, con importanti insediamenti nel territorio di Reggio Emilia.

In patria, la famiglia ha avuto un notevole rilievo al punto da dare il proprio nome alla strada nota come “dei Carri”. Il primo personaggio di cui si ha notizia storica è Bartolomeo, fattore ducale e generale di Borso I e di Ercole II.

Nel corso dei secoli, la famiglia Carri ha sempre espresso una serie di uomini che hanno reso illustre il proprio nome nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali ed ecclesiastiche e nel servizio militare.

Tra i suoi membri, si possono citare: Lodovico, filosofo e medico distinto, riformatore dell’Università degli studi di Ferrara; Michele, pittore e decoratore fiorente nel XV secolo; e Alfonso, medico e filosofo fiorente nel XVII secolo.


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