Bosco – genealogia del cognome e suoi derivati che sono: Boschi, Bopscolo, Boscato, Boschetti, Boscolo, Boscone, e altri ancora.
Il cognome “Bosco” è di origine italiana ed è un cognome toponomastico, cioè deriva dal nome di un luogo geografico. In questo caso, il cognome deriva dal termine italiano “bosco”, che significa “foresta” o “bosco”. Pertanto, il cognome Bosco è stato originariamente assegnato alle persone che lavoravano in una foresta o vivevano in un bosco, oppure che erano originarie di una zona boschiva.
Il cognome moderno, cioè quello che oggi abbiamo tutti, nasce con il Concilio di Trento. Durante il Concilio di Trento, riunitosi nell’anno 1564, si sancì la regola per le parrocchie di possedere un registro dei battesimi con nome e cognome. Ovviamente prima del concilio di Trento solo i commercianti, i nobili o i notabili usavano un secondo nome (cognome, titolo o qualifica) insieme al nome proprio di battesimo o di nascita.
I Bosco nel mondo
Il cognome Bosco è molto comune in Italia, in particolare nel nord del paese nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia.
Ovviamente lo si può trovare anche in altre parti del mondo dove sono presenti comunità italiane come Argentina, Brasile, Stati Uniti, Canada, Francia, Australia, Spagna e Germania.
La presenza d’individui con il cognome “Bosco” è documentabile in diverse località nel mondo. Tuttavia, è importante considerare la possibilità di omonimie, ovvero di coincidenze che portano più persone a possedere lo stesso cognome senza che esista un legame di parentela tra loro. Tale eventualità rappresenta un fattore critico da tenere in considerazione durante la ricerca genealogica e richiede una particolare attenzione nella valutazione delle informazioni raccolte.
Portale Antenati
Il Portale Antenati presenta 10103 documenti indicizzati con il cognome “Bosco” distribuiti in circa 200 località. I luoghi dove sono archiviati il maggior numero di documenti con tale cognome sono Napoli, Paglieta, Pescara, Ceppaloni, San Giorgio del Sannio. Tuttavia, è importante sottolineare che l’elenco dei documenti indicizzati con il cognome “Bosco” è destinato ad aumentare, poiché l’operazione d’indicizzazione è tuttora in corso: https://antenati.cultura.gov.it/search-nominative/?cognome=Bosco
FamilySearch
Su Familysearch le persone che sono state registrate con il cognome Bosco sono presenti in Italia con 3.859 persone, in Stati Uniti d’America con 626 persone, in Brasile con 457 persone. È importante sottolineare che queste cifre potrebbero variare a seguito di ulteriori aggiornamenti e che la loro precisione è soggetta a verifica: https://www.familysearch.org/it/surname?surname=Bosco
Famiglie illustri Bosco
Il Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti di Giovanni Battista di Crollalanza, così pure la Enciclopedia storico-nobiliare italiana di Vittorio Spreti citano le famiglie Bosco di Alessandri e della Sicilia.
Alessandria
Famiglia Bosco (Marchesi del) di Alessandria. – Discendono da Alberto, capostipite dei marchesi di Monferrato, di Ponzone, di Cova, d’Occimiano, ecc. Nel Xl secolo, Ugone di Anselmo fu il primo marchese del Bosco. A lui succedette il figlio Anselmo, fautore dell’imperatore Lotario. Successivamente, Guglielmo I, a causa delle tristi condizioni del suo marchesato, fu costretto a farsi vassallo della piccola repubblica di Garnondio. Poi subentrò Anselmo, figlio del precedente, che nel 1180 strinse la pace con Alessandria e recuperò alcune terre di sua proprietà. Ad Anselmo succedettero i fratelli Ottone e Bonifazio, che nel 1210 strinsero la pace con Tortona, cui cedevano la terra di Pozzuolo con il patto che quella repubblica restituisse loro i tre quarti del Bosco. Guglielmo II fu l’ultimo marchese. Egli ebbe un’unica figlia, Elena, che sposò il Marchese di Ponzone, portandogli in dote il marchesato del Bosco, e così ebbe termine la dinastia dominante.
Sicilia
I Bosco di Sicilia. – Nel 1282 un Pietro del Bosco, in compagnia del Re Pietro di Aragona, venne in Sicilia, dove stabilì la sua famiglia, che poi si divise in Cosenza, Trapani e Palermo. Ha goduto dei titoli di principe della Cattolica, duca di Missilmeri, conte di Vicari, barone di Prizzi e S. Nicolò. Antonio fu barone dell’isola di Favignana, della terra di Carini e dei feudi di Cudia, Cefalà, Cofano, Dattelo e la Guisa, e fu creato vicario del regno da Re Martino. Vincenzo, primo conte di Vicari, fu stratego di Messina nel 1597 e poi pretore di Palermo, mentre Giuseppe fu Cavaliere dell’Ordine della SS. Annunziata. Un Cesare ottenne nel 1659 l’investitura del principato di Belvedere.
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